Scende, dunque, la sera.
Il sole, pian piano, si fa da parte per far spazio ad un cielo terso, nero, ricamato da miliardi e miliardi di piccolissimi bagliori che sembrano dirti che nulla è perduto.
Quando la notte inizia ad abbracciare quegli spazi sconfinati rendendoli più contenuti e meno?? difficili da delineare, quando anche l’ultima luce del piccolo ed effimero rifugio che mi ospita si spegne, dentro me le paure sembrano smorzarsi: tutto si fa chiaro e una luce piena di buoni propositi, dolcemente, mi fa addormentare.